Il pensiero di Michel de Certeau, da almeno un trentennio, è oggetto di costante considerazione da parte di studiosi appartenenti ai più diversi ambiti di ricerca. Pur essendo uno storico e un gesuita, è stato riconosciuto comunemente come figura di riferimento per le ricerche sulle pratiche della vita quotidiana e i suoi studi hanno avuto una profonda influenza in ambiti molto eterogenei: storia della mistica e del Cristianesimo, pratiche del consumo, studi postcoloniali e femministi, urbanistica e geografia, antropologia, mediologia e sociologia, in particolare nell’ambito dei cultural studies. Più a suo agio nell’attraversare le discipline che nell’appartenergli, Michel de Certeau ha tuttavia dialogato costantemente con la semiotica frequentando assiduamente l’Italia e fatto esplicitamente riferimento a modelli linguistici e semiotici per l’analisi delle pratiche significanti e come propria metodologia di indagine del discorso storico e della possessione diabolica. Attraverso la presentazione di alcuni lavori di analisi e di ricerca teorica, sulle operazioni di credibilità e autorità dei discorsi quantitativi e tecnici e sulle pratiche della cultura ordinaria, questo lavoro si propone di rilanciare il dialogo fra Michel de Certeau e la semiotica evidenziando percorsi teorici e terreni di indagine intorno ai temi delle strategie e delle tattiche, della credibilità dei discorsi e dell’efficacia delle pratiche significanti.
PIERLUIGI CERVELLI è professore associato presso l’Università La Sapienza di Roma, dove insegna Scienze semiotiche del testo e dei linguaggi e Teoria e analisi del discorso giornalistico. È stato visiting Professor presso l’università PUC di São Paulo e l’Université Paris Cité. È ricercatore associato dell’istituto di linguistica applicata dell’Università di Abidjan (ILA) e del centro di ricerca sul design sociale Projekt dell’Università di Nîmes.