CODINO - Progresso e pregiudizi nella fisica dei raggi cosmici sino al 2006

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Si descrive in quale modo il complesso di teorie, modelli ed idee fondamentali sulla radiazione cosmica, il corpus theoreticum utilizzato per circa mezzo secolo, è stato demolito da recenti misure di alcuni esperimenti.

Il conflitto tra dati sperimentali e previsioni del corpus theoreticum tradizionale attiene:

  1. l’inesistenza dell’effetto GZK tra 5x1019 e 3x1020 eV;

  2. l’inadeguatezza del meccanismo accelerativo diffusivo nei resti di supernova nella spiegazione del ginocchio;

  3. la previsione errata della predetta teoria accelerativa della posizione in energia del secondo ginocchio dello spettro dei raggi cosmici;

  4. l’inadeguatezza del Modello a Fossa della radiazione cosmica extragalattica;

  5. l’assenza di una componente dominante extragalattica della radiazione cosmica ad energie inferiori a 5x1019 eV;

  6. il fallimento generale dei Modelli a Scolo nello spiegare le proprietà dei raggi cosmici alle basse energie;

  7. la previsione errata dell’aumento dell’anisotropia della radiazione cosmica al crescere dell’energia tra 1012 e 1017 eV;

  8. il disaccordo tra il rapporto di flusso misurato boro/carbonio e quello previsto nei Modelli a Scolo ad energie superiori a 50 GeV/u.

    Lo smantellamento dell’impianto teorico tradizionale della Fisica dei Raggi Cosmici è accompagnato dalla spiegazione qualitativa e quantitativa di alcune caratteristiche fondamentali dello spettro in energia dei raggi cosmici: il ginocchio, il secondo ginocchio, la caviglia e la composizione chimica della radiazione cosmica tra 1012 e 4x1019 eV. Questo progresso è stata conseguito dal 2006 con la Teoria degli Indici Costanti.

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