Sul tifare il Taranto è una ricerca etnografica svolta nel 2017 a cavallo tra le due stagioni calcistiche. Si tratta di un tentativo di descrizione dei movimenti messi in atto dai tifosi del Taranto che hanno frequentato lo stadio Iacovone nei mesi della ricerca, che prova a rendere conto della complessità di una pratica troppo spesso banalizzata e bollata come anomica. Quali sono gli elementi costitutivi che caratterizzano la fruizione del calcio e le sue rappresentazioni? Quanto incidono le misure repressive sul piacere di andare allo stadio? Come si sviluppano le pratiche di fruizione dello stadio Iacovone? Quali sono gli effetti di senso attraverso cui si produce il discorso del tifo a Taranto? E la disaffezione che coinvolge il sistema calcio produce alcune specificità nella realtà tarantina? Attraverso un’ipotesi metodologica sperimentale, la ricerca contenuta in questo libro tenta di rispondere a queste domande assumendo una prospettiva che sappia rendere conto dello sguardo dei soggetti protagonisti di questa pratica sociale. L’etnosemiotica dialoga con l’antropologia e la sociologia per descrivere i sensi che vengono conferiti al tifare il Taranto nonostante la profonda disaffezione che pervade l’ambiente, nel primo tentativo di studio sulla “comunità della domenica” dello Iacovone.
Michele Dentico nasce a Taranto e si laurea in Semiotica presso l’Università degli Studi di Bologna con una tesi sperimentale in etnosemiotica, che rappresenta l’ossatura di questo testo, sotto la supervisione di Francesco Marsciani. Ha collaborato con il Centro Universitario Bolognese di Etnosemiotica. Ricercatore indipendente, si occupa dello studio etnografico delle pratiche sociali, prediligendo uno sguardo interdisciplinare, ponendo particolare attenzione a quelle comunità che vengono criminalizzate nel discorso pubblico. I suoi interessi spaziano dalle culture da stadio alle fruizioni collettive di musica elettronica, dalle modalità di utilizzo dei social network alle manifestazioni politiche di piazza. Le esperienze di attivismo politico e sociale gli hanno permesso di maturare uno sguardo critico e obliquo, interno ai fenomeni che studia. Partecipa a convegni e seminari dove espone le sue ricerche.