Questa edizione vede la luce dopo 10 anni dalla precedente. Nel decennio trascorso la clinica neurologica si è arricchita di conoscenze grazie soprattutto alla diagnostica per immagini e alla genetica molecolare. I progressi della neuro-radiologia consentono di diagnosticare entità anatomocliniche prima sconosciute, come i cavernomi, le fistole artero-venose spinale durali, le dissezioni delle arterie cervico-encefaliche e l’ipotensione endocranica idiopatica. È anche possibile scoprire lesioni epilettogene suscettibili di trattamento chirurgico (come le displasie corticali e i tumori disembriogenetici) e diagnosticare la sclerosi multipla in fase molto precoce (aprendo la strada alla terapia preventiva della disabilità).La genetica molecolare ha permesso di riclassificare molte malattie eredo-degenerative, come le atassie cerebellari, le paraparesi spastiche, le neuropatie e le distrofie muscolari. Ai progressi della genetica si deve anche la scrittura di un nuovo capitolo, quello delle “Canalopatie neuronali e muscolari”, in cui sono confluite entità diverse, un tempo disseminate in vari capitoli della neurologia (epilessie, atassie, miopatie con miotonia e paralisi periodiche). Riguardo alla terapia, non sono state scoperte nuove categorie di farmaci, ma la “medicina basata sulle prove” (EBM) ci ha insegnato ad usare meglio quelli già noti per curare le più comuni malattie neurologiche, come i triptani nell’emicrania, gli anti-epilettici nell’epilessia e nel dolore neuropatico, i dopaminergici nella M. di Parkinson, gli immunomodulatori nella sclerosi multipla, gli anticolinoesterasici centrali nella demenza, gli anti-aggreganti e gli anti-coagulanti nelle malattie cerebro-vascolari, la plasmaferesi e le immunoglobuline endovena nelle neuropatie autoimmuni. Desidero ringraziare la Dottoressa Anna Federica Marliani (Neuroradiologa) ed il Dottor Giorgio Frank (Neuro-chirurgo) per le 22 immagini di Risonanza Magnetica, raccolte e selezionate presso l’Archivio dell’Ospedale Bellaria di Bologna. Marzo, 2008