Già antichi studiosi, primo fra tutti Ippocrate di Kos nel 5° secolo a.C., ma anche Avicenna, nel 10° d.C., avevano sottolineato la fondamentale importanza della “presa in carico multidisciplinare” della persona sofferente per comprendere al meglio come mente e corpo dialoghino tra loro. Questa rimane una delle sfide più importanti e affascinanti della medicina e della psicologia clinica contemporanee. Questo volume accompagna il lettore nell’esplorazione prima di quei meccanismi funzionali, emozioni, pensieri e comportamenti e poi su come questi si riflettano nelle reazioni del nostro organismo in fisiologia e patologia. Queste, già da tempo, sono in grado di essere misurate, comprese e trasformate in importanti “prompt” nel senso di stimoli verso il benessere e, in molti casi, alla guarigione. Il testo offre strumenti per valutare e interpretare le risposte fisiologiche dell’individuo, delineare profili psicofisiologici personalizzati e applicare in modo efficace le tecniche di biofeedback nei percorsi terapeutici e riabilitativi. E pensare che fu proprio uno dei capisaldi della medicina sopra citati, Avicenna, a suggerire i primi passi che poi hanno portato anche alla nascita delle tecniche di biofeedback. Studiò infatti gli stati di malessere causati da forti emozioni e ideò un sistema per associare i cambiamenti del battito cardiaco con quest’ultime, anticipando di qualche secolo i metodi di valutazione clinico-psicofisiologici. In quest’ottica, i capitoli dedicati alla variabilità cardiaca (HRV), all’attività elettrodermica (GSR) e al biofeedback muscolare (sEMG), mostrano come il funzionamento del nostro corpo e, in particolare del sistema nervoso autonomo (SNA), possa diventare un prezioso alleato nella comprensione e nel trattamento dei disturbi legati allo stress, all’ansia e alle tensioni emotive. Con un approccio multidisciplinare e profondamente centrato sulla persona, Psicofisiologia Clinica e Biofeedback si propone come una guida per clinici, studenti e professionisti della salute che desiderino cogliere, nella complessità dell’essere umano, l’unità tra mente, corpo ed emozioni in modo da aiutare con terapie adeguate, scientificamente valide e personalizzate le persone a “stare meglio”.
Carlo Pruneti docente di psicologia clinica e psicopatologia generale al dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Responsabile dei laboratori di psicologia clinica, psicofisiologia clinica e neuropsicologia clinica, riconosciuti “centro di eccellenza” dalla Biofeedback Federation of Europe (BFE). È stato responsabile per l’area cervello e comportamento all’interno del pool EFSA (European Food Safety Agency) per “Scientific Substantiation of Health Claim made on Food”. Attualmente coordinatore del comitato scientifico della società scientifica di psicoterapia cognitivo comportamentale AIAMC, associazione italiana di analisi e modificazione del comportamento e di psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT). Autore di oltre quattrocento pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali e di diversi libri.
Sara Guidotti, psicologa clinica e dottore di ricerca, si occupa di neuropsicologia e psicofisiologia clinica. Collabora con il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma e con l’Unità di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma su progetti di ricerca clinica aventi come obiettivo lo studio degli aspetti psicologici e dei correlati psicofisiologici di disturbi neurologici quali le cefalee croniche e la sclerosi multipla. È autrice di oltre trenta pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali indicizzate riguardo i disturbi fisici e mentali stress correlati, i disturbi psicosomatici, la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e le applicazioni cliniche del biofeedback.