CARPINTERI LACIDOGNA PAGGI - Calcolo delle Strutture Isostatiche. Esempi ed Esercizi
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CARPINTERI LACIDOGNA PAGGI - Calcolo delle Strutture Isostatiche. Esempi ed Esercizi
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Le strutture isostatiche sono sistemi strutturali che presentano un numero di reazioni vincolari uguale al numero di equazioni di equilibrio statico. Ciò significa che tutte le componenti strutturali e le connessioni sono progettate in modo tale da impedire il movimento della struttura sotto l'azione dei carichi esterni.
Le strutture isostatiche sono completamente stabili e determinate, il che significa che le reazioni vincolari e le forze interne possono essere calcolate in modo univoco utilizzando le equazioni dell'equilibrio statico.
Alcuni esempi comuni di strutture isostatiche includono:
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Travi semplici: Una trave sostenuta da punti di appoggio a entrambe le estremità è un esempio di struttura isostatica. Le reazioni vincolari possono essere calcolate utilizzando l'equilibrio delle forze e dei momenti.
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Telai piano: Un telaio piano composto da elementi rettilinei congiunti da giunti rigidi è un esempio di struttura isostatica. Le reazioni vincolari possono essere determinate utilizzando le equazioni di equilibrio statico e le condizioni di compatibilità.
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Grondaie: Una grondaia sospesa da supporti ai lati è un esempio di struttura isostatica. Le reazioni vincolari possono essere calcolate considerando il peso della grondaia e gli eventuali carichi applicati su di essa.
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Archi: Un arco sostenuto da appoggi può essere considerato una struttura isostatica. Le reazioni vincolari possono essere determinate utilizzando le equazioni di equilibrio statico e le condizioni di compatibilità delle deformazioni.
È importante notare che le strutture isostatiche rappresentano solo un caso ideale, in cui tutte le connessioni sono rigide e non si verificano deformazioni. Nella pratica, molte strutture reali sono più complesse e possono richiedere l'analisi di strutture iperstatiche o l'uso di metodi di analisi strutturale avanzati per tener conto delle deformazioni e delle connessioni flessibili.
ALBERTO CARPINTERI. Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni nel Politecnico di Torino (1986-2023), ha ricoperto i ruoli di Direttore del Dipartimento di Ingegneria Strutturale (1989-1995) e di Coordinatore dell’omonimo Corso di Dottorato di Ricerca (1990-2014). Ha presieduto le maggiori Associazioni Scientifiche Internazionali nel settore della Integrità Strutturale (ICF, ESIS, IA-FraMCoS) ed ha ricevuto premi e riconoscimenti internazionali per la sperimentazione sui materiali (ASTM, SEM, RILEM). È autore di oltre 1000 pubblicazioni, di cui oltre 500 appaiono come articoli su riviste internazionali, mentre oltre 50 costituiscono volumi scientifici o didattici.